INPS, maxi conguaglio di dicembre: Bonus Renzi da 1.200€ anche sull’Ape sociale in arrivo

INPS, maxi conguaglio di dicembre: Bonus Renzi da 1.200€ anche sull’Ape sociale in arrivo

Deborah Leonori

Novembre 22, 2025

La busta paga della pensione può riservare una sorpresa negli ultimi mesi dell’anno. C’è chi, guardando l’accredito nella mensilità di dicembre, nota un importo più alto del solito: non è una tredicesima, ma un conguaglio fiscale che può trasformarsi in un bonus significativo per chi percepisce l’Ape sociale. È una piccola boccata d’ossigeno per chi vive con un trattamento spesso limitato nelle tutele, e il meccanismo richiede di conoscere certe regole fiscali che pochi seguono con attenzione.

Perché l’Ape sociale è una pensione diversa

L’Ape sociale è pensata come misura di accompagnamento verso la pensione di vecchiaia e conserva caratteristiche che la distinguono rispetto ai trattamenti tradizionali. Innanzitutto decade dal primo mese successivo al raggiungimento dei 67 anni, perché si trasforma nella pensione di vecchiaia; allo stesso tempo l’importo è soggetto a limiti stringenti: non può superare i 1.500 euro mensili e non si indica all’inflazione, quindi resta fisso per tutta la durata della prestazione.

Questo significa che chi esce con l’Ape sociale con una pensione di, per esempio, 1.000 euro continuerà a percepire lo stesso importo fino al passaggio alla vecchiaia, indipendentemente dall’aumento dei prezzi. Un dettaglio che molti sottovalutano è la mancanza di maggiorazioni e assegni familiari: la prestazione non prevede integrazioni che spesso accompagnano altre pensioni. Allo stesso tempo, la possibilità di lavorare mentre si percepisce l’Ape è molto limitata: è consentito solo il lavoro autonomo occasionale fino a 5.000 euro annui.

Infine, un aspetto concreto e spesso ignorato è l’assenza di reversibilità in caso di decesso del titolare: il trattamento non genera un diritto diretto per i superstiti. Sono tutti elementi che rendono l’Ape sociale una misura con vantaggi e vincoli ben delineati, utili da conoscere per valutare il quadro complessivo della propria protezione sociale.

INPS, maxi conguaglio di dicembre: Bonus Renzi da 1.200€ anche sull’Ape sociale in arrivo
Addette in cucina preparano numerosi pasti su un lungo bancone in acciaio. La foto contestualizza chi beneficia dei sostegni statali. – unraggiodiluna.it

Il conguaglio del trattamento integrativo: a chi spetta

Dal punto di vista fiscale l’Ape sociale viene trattata in modo particolare: il reddito è assimilato a quello da lavoro dipendente, come avviene per la Naspi. Questa qualificazione fiscale apre la strada al riconoscimento del trattamento integrativo (l’ex bonus Renzi) quando sono rispettate le condizioni reddituali previste. In pratica, l’INPS può riconoscere un conguaglio nella mensilità di dicembre, che aumenta il rateo percepito dai titolari del trattamento.

Il trattamento integrativo è commisurato al reddito annuo lordo: viene erogato pieno fino a 15.000 euro lordi; tra 15.000 e 28.000 euro si applica una riduzione secondo una formula che tiene conto delle detrazioni e dell’imposta lorda. L’importo massimo riconoscibile è pari a 1.200 euro annui, cioè 100 euro al mese sul massimo teorico. Un fenomeno che in molti notano solo a fine anno riguarda proprio questi conguagli: per chi rientra nei parametri il rimborso fiscale appare come un incremento temporaneo ma concreto.

Va sottolineato che l’erogazione è automatica quando i requisiti risultano dalla dichiarazione dei redditi e dalle banche dati dell’INPS, tuttavia è importante verificare la propria posizione contributiva e reddituale per evitare omissioni. Un’aspetto pratico per chi vive in città o in altre aree è controllare i cedolini e, in caso di dubbi, rivolgersi a patronati o consulenti: è un dettaglio che può tradursi in qualche centinaio o fino a 1.200 euro in più su base annua.