Attenzione a come pulisci il parquet: i gesti comuni che lo rovinano e le regole per salvarlo

Attenzione a come pulisci il parquet: i gesti comuni che lo rovinano e le regole per salvarlo

Matteo Casini

Novembre 22, 2025

Una chiazza di liquido che si allarga lungo una doga: è una scena comune nelle case con pavimenti in legno, e spesso il primo segnale di danni evitabili. Il parquet dona carattere e calore agli ambienti, ma si comporta come un materiale vivo: basta un errore nella pulizia quotidiana per compromettere l’aspetto e la durata del rivestimento. Chi abita in appartamenti con riscaldamento a pavimento o in città umide lo nota subito, perché il legno reagisce in modo sensibile alle variazioni esterne. Un dettaglio che molti sottovalutano è proprio la rapidità con cui l’acqua invade le fessure tra le doghe e modifica la superficie: non è solo una macchia, può essere l’anticamera di rigonfiamenti e danni strutturali che richiedono interventi costosi.

Perché l’acqua è il nemico più insospettabile

La prima regola quando si parla di parquet riguarda il contatto con l’acqua. Il legno assorbe umidità e questa penetrazione può causare rigonfiamenti, alterazioni del colore e, nei casi più gravi, l’insorgere di muffe sotto la superficie. Non basta evitare secchi pieni: anche panni troppo bagnati o lavaggi frequenti con abbondante acqua favoriscono la formazione di aloni e la perdita delle finiture protettive. Lo raccontano i tecnici del settore: le infiltrazioni lente spesso si manifestano con ondulazioni o stacchi delle doghe, problemi che non sono sempre visibili subito.

Un’altra pratica rischiosa è l’impiego di prodotti non adatti: detergenti aggressivi come candeggina, ammoniaca o solventi cancellano lo strato protettivo e possono opacizzare o scolorire la superficie, lasciando macchie difficili da rimuovere. Anche rimedi “naturali” come aceto o succo di limone, per la loro acidità, corrodono il film superficiale e accelerano il degrado. Evitare questi errori è semplice, ma nel quotidiano molti continuano a utilizzare soluzioni efficaci su altri pavimenti ma dannose per il parquet.

Errori di manutenzione che costano cari

La manutenzione straordinaria, se fatta in modo approssimativo, può peggiorare la situazione più di una mancata pulizia. Prendere un secchio, versare l’olio direttamente sul pavimento e spanderlo con strumenti inadeguati è un esempio classico: si ottengono zone appiccicose e aree iperlucide accanto a porzioni opache e scarsamente protette. Lo raccontano artigiani e installatori: l’eccesso di prodotto che resta in superficie attira sporco e crea disomogeneità che richiedono carteggiature costose. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è che cambi di temperatura e umidità accentuano queste differenze estetiche.

Anche gli strumenti sbagliati fanno danni permanenti. Un aspirapolvere senza spazzola morbida, spazzole rigide, pagliette metalliche o panni ruvidi lasciano graffi e solchi visibili: con il tempo si perde la planarità e la lucentezza originale. I graffi non sono solo estetici: permettono all’umidità di penetrare più facilmente e accelerano l’usura. Trascinare mobili senza protezioni o camminare regolarmente con tacchi a spillo aumenta il rischio di deformazioni e segni profondi. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la maggiore fragilità del legno quando l’aria è più secca, condizione che amplifica le crepe superficiali.

Regole pratiche per pulire e proteggere il parquet

Per preservare la brillantezza del parquet servono routine semplici e strumenti adeguati. Prima di tutto rimuovere polvere e detriti con un aspirapolvere dotato di spazzole morbide o con un panno catturapolvere. Per lavare usare solo panni in microfibra o cotone, leggermente inumiditi e ben strizzati: mai versare acqua direttamente sul pavimento. Seguire le venature del legno aiuta a evitare aloni e distribuisce l’umidità in modo uniforme.

Attenzione a come pulisci il parquet: i gesti comuni che lo rovinano e le regole per salvarlo
Attenzione a come pulisci il parquet: i gesti comuni che lo rovinano e le regole per salvarlo – unraggiodiluna.it

Scegliere detergenti neutri specifici per parquet e diluirli secondo le istruzioni del produttore è fondamentale: prodotti troppo concentrati cancellano il film protettivo. Dopo ogni lavaggio asciugare immediatamente con un panno asciutto per eliminare residui di umidità. Per trattamenti periodici, come oliature o cere, affidarsi alle indicazioni tecniche o rivolgersi a professionisti per evitare errori che portano a interventi di ripristino costosi.

Alcuni accorgimenti quotidiani riducono il deterioramento a lungo termine: proteggere le zone di passaggio con tappeti antiscivolo, applicare feltrini sotto le gambe dei mobili e regolare il livello di umidità indoor con umidificatori o deumidificatori a seconda della stagione. Evitare scarpe sporche o tacchi e curare le unghie degli animali domestici limita i segni superficiali. Seguendo queste regole, il parquet mantiene valore e fascino: un investimento che si rivela nel tempo nelle vendite immobiliari e nella qualità degli spazi abitativi, con costi di manutenzione ben inferiori a interventi tampone ripetuti.