Mattina tesa per migliaia di utenti in Italia: chi ha provato ad aprire la sezione servizi dell’App Io tra le prime ore del 18 novembre si è trovato di fronte a una schermata che non va oltre l’errore “C’è un problema temporaneo, riprova”. Il disagio è emerso mentre si apriva la finestra per richiedere il bonus elettrodomestici, e il sospetto degli operatori è che l’alto traffico generato dal click day abbia sovraccaricato i server. Per molti la mancata apertura della sezione equivale a perdere minuti preziosi: il sussidio viene assegnato in base all’ordine cronologico delle domande. Un dettaglio che molti sottovalutano: anche piccoli ritardi di qualche minuto possono essere decisivi quando i fondi sono limitati.
App Io non risponde
La difficoltà di accesso alla sezione servizi dell’App Io è iniziata intorno alle 7:20 del mattino, quando numerosi utenti hanno segnalato che l’area dedicata ai servizi non si carica. L’applicazione, che serve a visualizzare documenti personali e a interfacciarsi con la pubblica amministrazione, mostra un avviso generico e impedisce di procedere con la domanda per il bonus elettrodomestici. Il problema sembra concentrarsi sulla capacità dei server di reggere il numero dei collegamenti simultanei generati dal click day: chi prova a ripetere l’operazione riceve spesso lo stesso messaggio o un caricamento che non si completa.
Il sussidio ha una dotazione limitata, pari a 48,1 milioni, e la procedura privilegia chi completa la richiesta per primo. In pratica, l’anomalia tecnica rischia di tradursi in una perdita economica per chi non riesce ad accedere all’app in tempo. Gli uffici tecnici competenti sono al lavoro per ripristinare la piena funzionalità, ma nel frattempo molti utenti cercano soluzioni alternative. Un fenomeno che in diversi centri urbani si osserva ogni volta che servizi digitali pubblici vengono sottoposti a picchi di domanda.
Chi vive in città lo nota spesso: rallentamenti e code digitali si ripetono quando scattano finestre temporali molto richieste. Per questo è importante sapere che esiste un’altra strada per presentare la domanda, utile a chi non può permettersi attese.

La via alternativa: il sito per il bonus
Se l’app non risponde, c’è la possibilità di presentare la domanda tramite il portale ufficiale dedicato al bonus elettrodomestici. L’accesso avviene con Spid o Cie, esattamente come sull’app, e la procedura online richiede pochi passaggi: confermare l’indirizzo email, compilare l’autodichiarazione sull’uso regolare del contributo, indicare se l’Isee è sopra o sotto la soglia e inviare la richiesta. Alcuni utenti hanno riportato rallentamenti iniziali nell’apertura del portale, ma una volta entrati la compilazione procede senza intoppi.
L’esistenza di un sito alternativo è una misura pensata per evitare che un singolo malfunzionamento blocchi tutte le domande. Nel corso dell’anno le amministrazioni tendono a prevedere canali ridondanti per servizi particolarmente sensibili: è il caso di questa piattaforma, che funziona come backup rispetto all’App Io. Un aspetto che sfugge a chi vive in zone dove la connettività è meno stabile è la differenza tra i tempi di risposta dei server: in aree con rete più carente, anche l’accesso al portale può risultare lento.
Per chi prova a salvare la domanda, il consiglio pratico è verificare le credenziali Spid o Cie e preparare i dati richiesti in anticipo, così da ridurre i tempi di compilazione. Un dettaglio che molti trascurano è la conferma dell’email: senza quella la procedura non può essere completata, e si rischia di dover ricominciare in condizioni di traffico elevato.
Il bonus: come funziona e chi rischia di restarne fuori
Il bonus elettrodomestici è pensato per incentivare la rottamazione di apparecchi con elevati consumi e favorire l’acquisto di modelli più efficienti. Sono inclusi grandi elettrodomestici tipici delle abitazioni italiane, come lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici e frigoriferi. Il meccanismo prevede che la domanda venga presentata online e che il beneficio sia assegnato fino a esaurimento delle risorse disponibili. Se l’Isee dichiarato è inferiore a 25.000 euro, il voucher può arrivare fino a 200 euro; se si supera quella soglia, il contributo è al massimo di 100 euro.
Lo sconto praticato non può comunque superare il 30% del prezzo dell’elettrodomestico. Si tratta di una limitazione che orienta la misura verso interventi parziali sul costo d’acquisto, non coprendo interamente la spesa per beni di fascia alta. Per gli utenti che si affidano a finestre temporali precise per presentare la domanda, il rischio è di rimanere esclusi se i tempi sono condizionati da malfunzionamenti tecnici come quelli registrati sull’App Io.
Un fenomeno che in molti notano è la competizione implicita: chi ha familiarità con procedure digitali e credenziali aggiornate tende a completare l’operazione più velocemente, mentre chi si affida all’assistenza di terzi può incontrare rallentamenti. Nel lungo periodo, questo solleva questioni su accessibilità e capacità dei servizi pubblici digitali di reggere picchi di domanda. Per ora, la scelta pragmatica per chi rischia di non ottenere il contributo è usare il portale alternativo con Spid o Cie e avere tutto pronto prima di accedere: un’abitudine che molte famiglie italiane stanno già adottando per non perdere il posto in graduatoria.
